Sono stato a a vivere un concerto dei mitici Dubliners. Devo dire che ho avuto qualche resistenza a pagare quasi 50 euro per vedere dei vecchietti che suonavano vecchi canzoni irlandesi. Come andare a vedere i Dik Dik in una vecchia balera, pensavo. Però una volta seduti insieme ad altre 1000 persone nelle ottocentesche poltroncine con servizio al tavolo dello storico Vicar St. anche la mia scettica amica olandese si è convinta di essere nel posto giusto.
E allora di fronte alcuni gelidi bicchieri di sidro Bulmers via a a battere le mani e cantare drinking song, canzoni celtiche, ballate patriottiche per quasi 3 ore con irlandesi di tutte le età. E quando senti Barney McKenna (l'unico superstite della folk band originale), raccontare la Dublino che ha visto cambiare sotto i suoi occhi negli ultimi 70 anni e ricordare i suoi compagni di strada che non ci sono più con cui ha fatto conoscere nel mondo l'irish folk, non puoi non commuoverti.
E allora di fronte alcuni gelidi bicchieri di sidro Bulmers via a a battere le mani e cantare drinking song, canzoni celtiche, ballate patriottiche per quasi 3 ore con irlandesi di tutte le età. E quando senti Barney McKenna (l'unico superstite della folk band originale), raccontare la Dublino che ha visto cambiare sotto i suoi occhi negli ultimi 70 anni e ricordare i suoi compagni di strada che non ci sono più con cui ha fatto conoscere nel mondo l'irish folk, non puoi non commuoverti.
Pic: The Dubliners at Vicar St.
Link: www.thedubliners.it
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