lunedì 29 ottobre 2007

Autunno Jazz - Preambolo


Ogni anno l’autunno mi porta di questi sentimenti. Bisogno di silenzi, di solitudine, di ricordi. Bisogno di viaggiare. Di ricapitolarmi. Bisogno di riflessione. La terra mi chiama a sé e mi invita a raccogliermi. E io sento questo richiamo e lo seguo. So solamente che devo mettermi in viaggio e cambiare routine. Vorrei dormire anni, mille anni, sdraiato in un bosco silenzioso, su di un letto di foglie gialle abbaglianti, o rosse come la vite a ottobre, o arancioni come gli aceri canadesi, o carnosamente violacee.
Piu' semplicemente venerdì ho l'early day e esco dall’ufficio alle 15 e lunedì 29 in Irlanda e' bank holiday e non si lavora. Dal 26 al 29 ottobre a Cork c’è il Guinness Jazz Festival quello che i giornali chiamano “The Jewel in the Crown of the Irish Festivals”. Quello da farsi è subito chiaro: prenoto 3 notti in ostello a Cork e un paio di concerti. Non ne parlo con nessuno. Ho voglia di andare solo e stupirmi degli incontri che farò. Ho radunato il mio scarno bagaglio nel mio zainetto di velluto verde. Porto con me un solo libro che intendo leggere, riga dopo riga, come i versetti della Bibbia. Ho un quaderno per scrivere, una Pro Harp in Fa e una Blues Harp in Do da suonare e un lettore MP3 per ascoltare musica.
Venerdì prendo l’autobus Bus Eireann delle 18, il numero 8. Dovremmo arrivare alle 22 e 25, ma Cork ci accoglie sotto una fitta pioggia che sono quasi le 2. Il viaggio Dublino-Cork dura oltre 7 ore a causa di uno scontro tra tir dalle parti di Urlingford che ci blocca per un paio di ore. Inoltre nei pressi di Cashel una ragazza che viaggia con noi ha un malore e aspettiamo per oltre un’ora un furgoncino anni 70 senza una sirena che proviene dall’ospedale distante meno di 30 chilometri. Il furgoncino che qua definiscono ambulanza rappresenta bene la disastrata situazione della sanità irlandese. Nell’attesa nessuno si lamenta, ma assisto a una gara di solidarietà per dare qualcosa alla ragazza febbricitante che accetta imbarazzata acqua, cuscini, giubbotti, salviette, e whisky (!?). Certe cose succedono solo in Irlanda.
Nella fredda e piovoso notte Cork mi appare una fredda città quasi mitteleuropea. Il suo vitale animo mediterraneo lo scoprirò a breve. Ci sono state sorprese lungo il tragitto, non saranno le ultime di questo lungo week end nell’Irlanda del sud.


[continua…]

Pic: Lee River di Cork

Song: Carlsberg Brass Band – New Secon Line
Link: www.corkjazzfestival.com

4 commenti:

Anonimo ha detto...

a maurì ora scrivi i post a puntate? con il finale carico di suspense?
#-O

utopie ha detto...

si

Roberto ha detto...

Che genere di racconto è? Giallo, noir, thriller,erotico, comico?

utopie ha detto...

Giallo, noir, thriller, erotico, comico insieme. E anche altro...