sabato 29 dicembre 2007

Il peggio di Dublino – Parte prima


  • L’ Heineken Building
Nel cuore di Dublino c’è un palazzo patologicamente più alto degli altri. E’ moderno e grigio. Sulla sua facciata principale c’è una scritta gigantesca “Heineken”, che nella città della Guinness appare provocatorio. L’ Heineken Building è l’esempio più evidente dello stupro che Dublino ha subito con la costruzione di edifici moderni che sono affiorati negli ultimi anni, prevalentemente lungo il Liffey. I Dubs dicono che sono troppo moderni, invece è il contrario. Gli architetti non hanno avuto abbastanza coraggio e hanno progettato edifici moderni che facevano l’occhiolino all’antico (osceni finti tetti verdi in rame su palazzi di vetro, pleonastici mattoni amaranto su strutture di acciaio, etc.). Speriamo che il grandioso progetto di riqualificazione e urbanizzazione dei docklands (che comprenderà la discussa U2 Tower) non dia un colpo mortale alla città di Joyce.
  • La Provvisorietà
A Dublino se non si è irlandesi si è di passaggio. Non si rimane per sempre. E allora le amicizie, le conoscenze e gli amori durano poco. Perché finisce il corso di inglese, perché termina il contratto di lavoro, perché ci si trasferisce in un’altra città irlandese, perché il fidanzato ha detto di “tornare a casa”. E allora se non si frequentano esclusivamente autoctoni o se non si rimane chiusi nel proprio ristretto circolo amicale di connazionali le relazioni umane possono anche essere forti e intense ma inevitabilmente diventano quasi sempre transitorie.
  • Red Tape
Un tempo i documenti pubblici venivano chiusi con un nastro rosso. Per questo motivo la burocrazia in Irlanda si chiama “Red Tape”. La burocrazia irlandese (a parte poche eccezioni come il NDP-National Development Plan che sta utilizzando in modo esemplare i fonti europei e che non ha caso è stato oggetto di una sorta di "privatizzazione" svicolandolo da altri apparati statali) è una delle peggiori d’Europa e compete per inefficienza con quella italiana. Per ottenere il PPS number (una sorta di codice fiscale che vi serve per lavorare da queste parti) potrebbe capitarvi come me di dover andare negli uffici di Dublino 2 dove vi diranno di andare negli uffici di Dublino 11, dove vi diranno di andare negli uffici di Dublino 1, dove vi diranno di andare negli uffici di Dublino 2. In questi casi spesso risolutiva è la seguente frase: “Could I speak to your supervisor, please?”.
  • Traffic Jam
In gaelico Dublino si chiama Baile Átha Cliath, che significa "città del guado fortificato". Dublino sorge su un ex acquitrino. Questo ha impedito in passato la costruzione di una anche piccola metropolitana sotterranea. E senza adeguati mezzi pubblici (il tram/Luas e il treno/Dart sono efficienti ma i bus sono un supplizio) la città diventa un inferno di macchine a passo d’uomo. Fatto comprensibile vista la configurazione urbana della capitale divisa a metà dal Liffey, ma nondimeno irritante e problematico (il tempo medio di viaggio da casa a posto di lavoro a Dublino è il più altro tra le capitale europee: 70 minuti). Sono previsti cambiamenti nei trasporti cittadini nei prossimi anni con l’interconnessione tra i diversi mezzi di trasporto e con il prolungamento sotterraneo di due linee di tram in centro città. Vedremo.
  • Temple Bar
Al centro di Dublino c’è una Disneyland cafona abitata quasi esclusivamente da italiani, spagnoli e francesi. In questo posto tra folle di turisti distratti potrete bervi una pinta di birra per 7 euro e rimanere pigiati tra centinaia di persone in pub e club volgarmente ristrutturati “old fashioned”. Parliamo di Temple Bar un quartiere degradato fino a qualche anno fa che la municipalità decise a freddo di far diventare quartiere culturale e turistico incentivando se non proprio pagando l’insediamento di gallerie d’arte, ristoranti, librerie, pub, centri culturali (qua ha sede l’Irish Film Institute e il Project). Tentativo fallito. Temple Bar puzza di plastica e di artefatto. La cultura e l’arte abitano altrove a Dublino. Evitate Temple Bar. In particolare il Venerdì e il Sabato sera.

Pic: Dublin Docklands

Song: Oscar Peterson – It's a Marshmallow World
Link: www.templebar.ie

13 commenti:

Anonimo ha detto...

molto divertente: ho provato ad applicare le tue categorie del "peggio di dublino" a napoli: con mia grande sorpresa, escludendo la provvisorieta' (e magari includendo la spazzatura, che fortunatamente a dublino non e' ancora un'emergenza) si potrebbero applicare tutte !

Che dublino sia la napoli del nord europa ? :-)

g.

Anonimo ha detto...

siamo in fase pessimistica? dopo la crisi economica irlandese, i licenziamenti della tua azienda, gli amici che vanno via è arrivato anche il "peggio di...". (hai visto che anche io do un occhiata ogni tanto al tuo blog?)

paoletta mi ha detto che mi hai tradito! ora invece che per osterie del pavese vai per pub celtici... hai tradito i nostri risotti alle rane per volgari fish and chips? :)

mi dispiace che nei giorni scorsi non ci siamo visti a milano ma sto cercando questa settimana di rompermi un'altra volta la zampa in montagna.

buon anno compagno di mangiate. prima o poi vengo a trovarti zavorrata di derrate alimentari. ;)

antonio ha detto...

il discorso sulla burocrazia irlandese e' pieno di stupidaggini. Adesso non so se tu hai usato degli indici di produttivita' per misurarla, ma la situazione, almeno dal mio punto di vista non e' cosi'. Io ho fatto il PPS e in 5 gg mi e' arrivato a casa, acnora prima dei dieci previsti, non sono mai andato ad un ufficio delle tasse e faccio tutto online, cambi di residenza compresi, vedesi www.ros.ie, il tutto non mi ha mai creato nessun problema ne' si sono mai sbagliati con conteggi delle tasse e roba varia (e io ci sto attento).

La tua cattiva esperienza col PPS (cioe' il non essere riuscito a trovare l'ufficio del social welfare adatto), non e' che sia un modo univoco per misurare l'efficienza di una burocrazia.

Cmq, ti ripeto, io non mi sono mai trovato male.

Saluti
-Il Direttre

utopie ha detto...

- antonio: a parte che invece che "stupidaggini", magari si poteva dire "inesatezze" gradisco sempre critiche e osservazioni a quello che dico. Nello specifico sono contento per te della buona esperienza. per quanto mi riguardo non e' lo stesso. Oltre ai PPS ho avuto un sacco di problemi burocratici, per esempio nel noleggio di auto o nel rimborso dei 158 euro di tasse governative per il possesso della tv che aspetto da 5 mesi. Da quel che ho visto e' molto problematico in Irlanda (piu' che in Italia) l'acquisto di un auto e le procedure per l'assicurazione, cosi' come sono decisamente farraginose le procedure per il rimborso delle spese di affitto e le modalita' per l'accesso al lavoro per gli extracomunitari (le code iniziano gia' le 6 del mattino). Aspetto magari altre esperienze sulla burocrazia irlandese da parte di italiani per avere un quadro piu' ampio.
- ludovica: ah! i risotti alle rane! mi mancano quasi quanto la pasta ai ricci dei chioschi del poetto di cagliari. Io pessimista? non so... sara' il fine anno. In realta' pensavo al altri post da scrivere (i riti celtici durante il solstizio d'inverno oppure il concerto di christy moore al vicar st), ma se li avessi postati non avrei potuto non parlarvi della persona con cui sono andato e rischiavo di trasformare il blog in "casa utopie" con me nel ruolo del raimondo vianello di turno...
- g.: cioe' mi hai voluto dire che ho detto banalita' applicabili a qualunque citta'? :) in effetti il paragono italia/irlanda e dublino/napoli ci sta'. Qua non siamo in inghilterra e un irlandese vi capitera' senza problemi di trovarlo in ritardo agli appuntamenti, mentre salta la fila o non paga i biglietti del treno. Ma anche che si fa in quattro per darvi un'iindicazione, che vi offre una bbirra senza conoscervi o che si mette a cantare abbracciato a voi dopo una serata al pub.
- ricordo che non sono ammessi commenti anonimi.

antonio ha detto...

Per il rimborso delle spese dell'affitto le farraginose procedure consistono nell'andare su ros.ie, avere sottomano il pps del landlord e il contratto di casa tua e compilare l'apposito form online. Automaticamente il rent-relief ti verra' applicato al tax credit.

Cheers
-Il Direttore

Anonimo ha detto...

personalmente non ho avuto grossi problemi con la red tape irlandese. c'è da dire però che sono qua per studiare e a quasi tutte le formalità pensa la mia università. ho sentito però gli irlandesi che si lamentano spesso, ce l'hanno a morte soprattutto con chi ci lavora che pare sia sfaticato, improduttivo e ipergarantico a differenza del settore privato. ma forse questo si dice in tutto il mondo.

anche del viaggio in donegal non ne parlerai?

Buon anno a tutti!

Grazia ha detto...

Questa e' la mia esperienza con il pps:
"Oggi mi è arrivato il pps number.. incredibile ci ha messo 4 gg lavorativi ad arrivare."
Tratto dal mio blog.

Non mi sembra di aver avuto altre esperienza burocratiche fin'ora..
Vedremo in futuro.

Salutiz,
Grazia

Anonimo ha detto...

Difficile darti torto riguardo all' Heineken Building.
Per la provvisorieta' in parte concordo e in parte no. Ci sono un sacco di stranieri, tra i quali un sacco di Inglesi e anche diversi Italiani che sono qua da una vita e che non se andranno mai.
La mia esperienza con la burocrazia fino ad ora e' stata piuttosto positiva. PPS in pochi giorni, conversione della patente 2 giorni, cambio targhe per auto importata dall'Italia, 1 giorno (la targa te la stampa e monta direttamente il meccanico). Per le tasse faccio tutto online e i rimborsi che ho chiesto sino ad ora mi sono arrivati in tempi record. In italia sto ancora aspettando quelli del 1992 (che ho oramai dato per persi)
Il traffico e' davvero pessimo ma non per colpa del Liffey (quasi tutte le citta' del mondo sono divise da un fiume) ma per totale assenza di pianificazione urbana.
Temple Bar....concordo a pieno anche se ogni tanto qualcosa di buono ne esce anche da li.

PS. mi piace un sacco il progetto Utopie!!!!!!!

utopie ha detto...

mmm... mi sono che sono stato io ad essere particolarmnete sfigato con pps e red tape. sono qua da pochi mesi, magari ho tempo di ricredermi sulla burocrazia irlandese... :)
presto (forse) parlero' di donegal e christy moore.
augh!

Anonimo ha detto...

non e' un segreto che Dublin e' la Napoli del nord.

Butto vigliacco di un Pittau... sei stato al conderto di Chisty Moore a Vicar st?
2 mesi fa era tutto sold out!!

La burocrazia non e' cosi' male se al momento di qualsiasi cambio di residenza, lavoro, o documenti vari, avvisi tutti gli enti, banche , istituti.
E' un po una palla, ma risparmi in problemi dopo. Questa e' la mia idea.

Per quanto riguarda Temple bar...ce' qualche pub che mi piace (Farrington's), tutto il resto e' da turisti. ma noi lo sappiamo ed evitiamo.
Chiamarlo Dysneyland e' un po esagerato visto che sono 2 strade in croce.

Anonimo ha detto...

Ciao..io partirò per un viaggio da solo a Dublino in aprile..qualcuno vuole darmi un consiglio su cosa visitare e non? Grazie a tutti, ciao..

Mezzos@ngue ha detto...

La provvisorieta' esiste se vivi solo tra italiani o spagnoli e in parte francesi e tedeschi. Molti di questi cittadini europei vengono qui solo per studiare, si lamentano sempre e se ne vanno entro un anno.
Io invece non ho mai avuto questo problema.
Riguardo il Red Tape, a dire il vero qui la burocrazia e' molto, molto piu' veloce che in Italia

http://cavesiadublin.blogspot.com/2009/08/burocrazia-irlandese.html

Mezzos@ngue ha detto...

su temple bar hai ragione al 100%