Alcuni anni fa ho scritto un libretto sul denaro e i sistemi di scambio non monetari. Il libro ha venduto e continua a vendere abbastanza bene e mi arrivano ancora i diritti d’autore a fine anno. La cosa divertente nel pubblicare libri sono i momenti di presentazione che io ho fatto per quasi un anno dopo la pubblicazione. Mi divertivano le presentazioni perché a meno che non fosse necessaria una esposizione ortodossa (Università, Istituzioni, Corsi di Formazione, etc.) proponevo presentazioni con mezzi teatrali e formativi per piccoli gruppi e attraverso alcuni strumenti (psicodramma, teatro dell’oppresso, role-playing, etc.) si simulavano i sistemi che descrivevo nel libro e le modalità di condizionamento del denaro. Erano anni che non facevo presentazioni e mi negavo ai pochi che me le proponevano. Mi sono riarmato di slide show e manuale del formatore per una interessante proposta overseas. La scorsa settimana sono stato invitato a Berlino dal DAAD (Der Deutscher Akademischer Austauschdienst), una associazione culturale che invita scrittori, artisti, film maker, educatori al fine di movimentare il panorama culturale della città. Veniva presentato un volume che raccoglie le varie esperienze di scambi non monetari in Europa. Nelle pagine riguardanti l’Italia e la Francia hanno tradotto due miei capitoli.
Quello che ho scoperto ascoltando gli altri relatori nella conferenza e lo spirito di solidarietà diffusa che è presente a Berlino che va dall’esperienza ormai famosa degli occupanti di case (Housbesetzer) a quelli dell’assistenza, chiamato in gergo “soccorso”, a persone amiche od anziani, per le piccole spese domestiche, qualora, per esempio, influenze e malanni blocchino in casa persone che vivono sole. Le esperienze di scambi non monetari sono tantissime e ne sono coinvolti oltre 5.000 cittadini divisi in diversi sistemi dai circoli Wir ai Tauschring.
La socievolezza di Berlino si esprime anche nell’esistenza di migliaia di Kneipen (birrerie) in cui è possibile incontrare gente per tutta la notte, sentire musica, chiacchierare, sbronzarsi dolcemente con le bollicine del Sekt, un vinello spumante che ha sostituito in questo soggiorno la mia amata Paulaner, solo qui spillata con cura e pazienza.
Berlino mi è parsa una città fatta di cose concrete, di rapporti umani “pesanti” e non frivoli, poiché anche la sua frivolezza nasconde quella particolare pensosità che noi chiamiamo “nordica”. E’ una città culturalmente vivace, aperta, spericolata. Una città che è stata la capitale del mondo e che la storia sembrava condannare allo svanimento. A Berlino vedi la gloria e la rovina, il successo e la disperazione. Un fine settimana è troppo poco. Ci tornerò. Anche ora che il muro non c’è più.
Pic: Brandenburger Tor, Berlin
Song: Bruce Springsteen – Eyes On The Prize
Link: web.tiscali.it/economiesenzadenaro
- Hippy Seminar
- Taccuino e lapis
Quello che ho scoperto ascoltando gli altri relatori nella conferenza e lo spirito di solidarietà diffusa che è presente a Berlino che va dall’esperienza ormai famosa degli occupanti di case (Housbesetzer) a quelli dell’assistenza, chiamato in gergo “soccorso”, a persone amiche od anziani, per le piccole spese domestiche, qualora, per esempio, influenze e malanni blocchino in casa persone che vivono sole. Le esperienze di scambi non monetari sono tantissime e ne sono coinvolti oltre 5.000 cittadini divisi in diversi sistemi dai circoli Wir ai Tauschring.
La socievolezza di Berlino si esprime anche nell’esistenza di migliaia di Kneipen (birrerie) in cui è possibile incontrare gente per tutta la notte, sentire musica, chiacchierare, sbronzarsi dolcemente con le bollicine del Sekt, un vinello spumante che ha sostituito in questo soggiorno la mia amata Paulaner, solo qui spillata con cura e pazienza.
Berlino mi è parsa una città fatta di cose concrete, di rapporti umani “pesanti” e non frivoli, poiché anche la sua frivolezza nasconde quella particolare pensosità che noi chiamiamo “nordica”. E’ una città culturalmente vivace, aperta, spericolata. Una città che è stata la capitale del mondo e che la storia sembrava condannare allo svanimento. A Berlino vedi la gloria e la rovina, il successo e la disperazione. Un fine settimana è troppo poco. Ci tornerò. Anche ora che il muro non c’è più.
Pic: Brandenburger Tor, Berlin
Song: Bruce Springsteen – Eyes On The Prize
Link: web.tiscali.it/economiesenzadenaro
11 commenti:
A Mauri' stare in Irlanda non ha accresciuto molto la tua competenza in birre. La Paulaner e' una birra di Monaco! La tipica birra di Berlino e' la Berliner-Weiss, una hefeweiss particolarmente chiara e nota per essere aromatizzata. Viene servita spesso in calici da champagne, me ne ero fatti litri l'ultima volta che ero a Berlino.
Il Sekt e' un sangiovese insipido.
E me no male che il muro non c'e' piu'
Meno male certo. Pero' da quello che mi hanno detto e ho letto, quando c'era il muro, Berlino era una specie di zona franca con tantissimi giovani, divertimenti e avanguardie. Un laboratorio di idee e liberta'. Anche per far rodere i poveri comunisti dell'est suppongo...
Markus non so neanche cosa e' la hefeweiss e non ho provato la Weiss, ma di vino ne capisco un po' di piu' e i bianchi tedeschi sono tra i migliori al mondo. E il Sekt e' profumato, ovattato e inebriante. Altro che Sangiovese insipido!
Ciao Maury, leggo con piacere che Berlino ti è piaciuta, che hai avvertito buone vibrazioni. Sono d'accordo, città splendida, con un passato non proprio splendido e con un futuro interessante. Anche io avrei voluto vederla quando c'era il muro, per curiosità, per raffronto ma va bene così, di quella barriera non se ne sente la mancanza! Spero di tornarci presto
Bacio zingaro
ciao mz,
dici bene: berlino e' una citta' che pulsa di vita, ed anche se dalla caduta del muro ha perso qualcosa (se non altro i fiumi di danaro pompati dalle potenze occidentali per fare vivere economicamente e per rappresentare degnamente l'enclave capitalista di oltrecortina) ha guadagnato infinitamente di piu' in ricchezza umana; non sono ancora stato in Irlanda, ma in pochissimi altri posti ho trovato altrettanta simpatia e cordialita' sincera verso gli stranieri. Sono stato li' due volte ed e' decisamente la mia citta' europea preferita: se ci torni, mi candido a farti da compagno di viaggio. A proposito, stanno chiudendo Tempelhof (l'aeroporto nel cuore della citta', teatro del ponte aereo nel 1949) e mi piacerebbe andarci in aereo prima che accada...
ho capito bene? mi hai fatto passsare un pomeriggio a cercarti le tue presentazioni in inglese nel vetusto pc associativo e poi sei "andato braccio". Non ho parole!
Questo commento sara' un po' off-topic (pero' non di molto, conoscendo le idee e i destini degli habituees di questo blog), ma se avete letto l'ultimo post del blog di Grillo (quello di 'nonno cocaina') e conoscete le vicende recenti dei vari de Magistris, Forleo e Travaglio mi capirete se dico che l'Italia somiglia sempre piu' alla foresta di Sherwood. E per identificare lo sceriffo di Nottingham ormai non c'e' che l'imbarazzo della scelta...
alla faccia dell' off-topic! non c'entra 'na sega! :D
mauri secondo me quello che carlotta non ti ha detto ma ha pensato è: "ma va a cagher!" ;)
ci torno di sicuro a berlino. mi piacerebbe d'inverno sotto la neve. magari con l'amico gio' (che spero' pero' prima venga a trovarmi a dublino come l'amica anna).
carlotta dovendo fare la relazione con il mio claudiante inglese senza le tue english slides avrei fatto cabaret piu' che un'orazione. bacio
markus devi proprio commentare tutti i post?
spero di non aver offeso gio'. ad ogni modo credo di intuire chi possa essere lo sceriffo di Nottingham. pero' di certo non mi pare Grillo il nuovo robin hood.
uto il tipo arrogante con la domanda bastarda ero io in uno dei miei migliori trasferimenti...
Chiudono Tempelhof?!? E' stato il primo posto che ho visitato a Berlino e un mio compagno di viaggio, sempre chino sulla guida per illustrarci tutte le meraviglie e curiosità di Berlino, mi raccontò tutta la storia del ponte aereo! Peccato...
Consiglio a Maurizio il viaggio con Gio, garantisco per conoscenza del posto e buona compagnia!
Poi naturalmente voglio la foto dei miei due amichetti sotto l'artiglio!!
Anna
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